Le reti da posta sono attrezzi passivi, calati al fondo e non trainati, nelle cui maglie il pesce rimane intrappolato durante i suoi normali spostamenti.
L’attività con reti da posta è largamente praticata nella piccola pesca tradizionale diffusa lungo i mari costieri con imbarcazioni di modeste dimensioni e mira alla cattura di un’innumerevole varietà di pesce. Esistono varie tipologie di rete da posta a seconda del metodo di cattura: imbrocco e ammagliamento; impigliamento; insaccamento. Nel primo caso il pesce non riesce a superare per dimensione la maglia e vi rimane incastrato; nel secondo caso l’animale rimane impigliato su spine, tubercoli e protuberanze del corpo; infine nel terzo caso la rete, costituita da pezze sovrapposte di maglie differenti, forma delle sacche in cui l’animale rimane intrappolato (è il caso del tramaglio).
IMPATTI
L’impatto di queste reti è limitato dalla loro selettività relativamente alta, che provoca un minore scarto di pesca. Tali attrezzi sono infatti in grado di catturare il pesce in funzione della sua taglia e dell’abbondanza in ambiente, a cui è legata la probabilità degli animali di incontrare la rete e ciò diminuisce le catture accidentali.
L'abbandono volontario di reti danneggiate o la perdita per interferenza con altri attrezzi da pesca, costituisce una fonte di impatti sulla biodiversità marina non trascurabile, per approfondire la tematica delle reti fantasma clicca qui.